La causa di Elisa: un ulteriore passo

decretoIl giorno 16 gennaio Elisa ci ha convocati ad un ulteriore appuntamento sulla SANTITA’.

Le sue parole: “Prometto di fare di tutto per essere santa … una santità senza rumore, ma vera e feconda per la Chiesa …” risuonano nei nostri cuori mentre partecipiamo, a Roma, nei locali della Congregazione per le Cause dei Santi, all’apertura delle casse che contengono il materiale del processo diocesano della causa di beatificazione di Elisa Giambelluca, che si è chiuso ad Isnello – il suo paese natale – il 2 luglio 2011.

Con questo atto inizia ora la “fase romana”.

Sono presenti il Segretario della Congregazione Sua Ecc. Monsignor Bartolucci; il responsabile dell’ufficio Monsignor Giacomo Pappalardo; la Postulatrice Encarnita González; il Relatore Generale P. Criscuolo; il P. Alfredo Simon, relatore, altri sacerdoti amici e un gruppetto di membri dell’Istituzione Teresiana. Dopo l’invocazione allo Spirito Santo, ed un incoraggiamento da parte del Segretario a far conoscere questa figura, e ad imitarla in questo cammino, vengono tagliati i sigilli apposti ad Isnello, si prende visione del materiale e si dichiara ufficialmente aperta la nuova fase.

aprendoCon inevitabile commozione si passa poi a parlare di questa donna che, con la sua semplicità, ha saputo rendere luminosa la sua vita ed ha saputo indicare il cammino a tutti coloro che l’hanno conosciuta;  speriamo che possa continuare a farlo con tutti quelli che la conosceranno. Le parole di Padre Poveda “Santità più che mai”, “Santità anche a costo della vita” hanno trovato in lei un’eco significativa permettendole di affermare: “Credo che l’Istituzione ha in sé le caratteristiche per farmi santa …”.

Mentre viviamo questa esperienza arrivano con un sms le parole di Loreto Ballester, Direttrice Generale dell’Istituzione Teresiana che da Avila – dove si trova con un gruppo di membri giovani – ci dice: “Oggi mentre, insieme a queste giovani, stiamo andando ad Avila, due sante ci interpellano e riportano alla nostra mente un pensiero : “a che serve che i santi del passato siano stati tali se non ricreo in me la loro esperienza?” E alcune parole di S. Teresa, che ben riassumono l’esperienza spirituale di Elisa: “Non vi chiedo altro se non che lo guardiate … poiché mai, il vostro Sposo, toglie gli occhi da voi … pensate che non sta desiderando altro se non che lo guardiate … Egli deve essere il vostro sostegno. Andiamo insieme Signore. “  (C, 42,3)

causa di ElisaQuando si parla di Elisa e delle sue caratteristiche, sempre, si genera una corrente di simpatia e di curiosità per un’esperienza così normale ma, al tempo stesso, così singolare e, immediatamente, si mette in evidenza come l’immersione in Cristo ha il potere di trasformare la ferialità dell’esperienza umana dandole il sapore dell’immortalità.

Abbiamo espresso la nostra gioia e la nostra speranza con un semplice brindisi in mezzo alle carte, ai volumi e a tanta voglia di aiutarci a testimoniare che l’esperienza di Cristo dà alla qualità della vita un “quid” che la rende degna di essere vissuta, non solo per sé, ma anche per gli altri.

Anna Maria Sartarelli