“Un castello nel cuore”: a Vescovio una rappresentazione teatrale della vita di Santa Teresa d’Avila
 

Un castello nel cuoreLa sera dello scorso 3 luglio, lo splendido Santuario di Santa Maria in Vescovio (Torri in Sabina, Rieti) si è eccezionalmente trasformato in un palcoscenico teatrale, dove ha avuto luogo una suggestiva rappresentazione della vita di Santa Teresa d’Avila, magistralmente interpretata dall’attrice Pamela Villoresi.


La stessa rappresentazione – dal titolo “Un castello nel cuore” – era andata in scena nel periodo pasquale a Roma, presso il Palazzo della Cancelleria. Alcuni membri dell’Istituzione Teresiana avevano avuto l’opportunità di assistervi e ne avevano apprezzato la qualità… è stato così che ai membri della piccola comunità di Vescovio – che ha sede presso il “Centro di Spiritualità G. Marchetti”, adiacente al Santuario – è venuta l’idea di invitare la Compagnia a rappresentare il testo – proprio mentre si celebra il 5° Centenario della nascita della Santa – in un luogo di particolare suggestione, peraltro frequentato da persone che di rado hanno l’opportunità di assistere a “performance” di questo tipo, per le quali dovrebbero necessariamente recarsi nella capitale… Non è stato semplice stabilire i contatti e trovare i tempi e i modi giusti affinché l’evento si potesse svolgere, ma la tenacia delle “teresiane” della Sabina alla fine ha avuto la meglio!

Un castello nel cuoreSotto la regia di Maurizio Panici – che ha anche interpretato una parte nella scena – la protagonista ha dato vita ad un ritratto particolarmente intenso e credibile di colei che Pedro Poveda – Fondatore dell’Istituzione Teresiana – definì “donna eminentemente umana e tutta di Dio”, con la sua passionalità e il suo ardente amore a Gesù Cristo. Le musiche (molto coinvolgenti le canzoni interpretate dagli altri due attori presenti in scena, che hanno fatto da contrappunto al testo), le luci, i colori, hanno completato il quadro di uno spettacolo che – come si legge nella locandina che alleghiamo in calce – “parla della bellezza e della grazia, ma anche del lavoro e delle fatiche per conquistare una consapevolezza che ci renda finalmente liberi dal quotidiano che ci affanna e ci indebolisce”.

Dopo la rappresentazione – molto apprezzata dal pubblico che ha riempito i banchi del Santuario – la compagnia è stata accolta presso la sede del “Centro G. Marchetti”, dove ha potuto riposare e gustare una semplice cena offerta dalla comunità I.T., alla quale si sono uniti altri membri dell’associazione venuti per l’occasione da Roma, in un gradevole momento di scambio nel quale i componenti della compagnia hanno parlato di come è stato allestito lo spettacolo e dei loro progetti futuri, e hanno avuto contemporaneamente la possibilità di conoscere qualcosa della spiritualità dell’Istituzione.

“Un castello nel cuore” continuerà ad essere rappresentato fino alla fine dell’anno in varie parti d’Italia, per tornare a Roma nel mese di dicembre.

I.T.