Amore insostituibile alla Madre di Gesù (1927)

Quanto dobbiamo a Maria dalla fondazione dell'Opera e quanto specialmente in quest'anno! Dalle mie meditazioni su questo tema prendo la seguente confortante conseguenza: l'Istituzione è al sicuro, ormai non c'è da temere. Perché, in verità, se i santi e i teologi assicurano che è segno di predestinazione la devozione alla Regina del cielo, la nostra Opera teresiana porta il sigillo della predestinazione, perché in essa, in tutte le sue case, in tutti i cuori di quanti le abitano, la Madre di Dio ha un altare e riceve un culto devotissimo. Questo amore tenero, semplice, profondo, forte alla Madonna è qualcosa di tanto fondamentale, fecondo, visibile, che salta all'occhio di tutti.

Mi sembra che questo sigillo sia così divino che preferisco, ve lo confesso sinceramente, vedere scomparire l'Opera che diminuire la devozione mariana.

Oltre i numerosi propositi, le suppliche, i ringraziamenti, ecc. che dovete fare in questi ultimi giorni del corso, vorrei che ciascuno in particolare e tutti in generale prendeste una decisione irremovibile: ogni anno, ogni mese, ogni giorno, ogni ora, l'amore e la venerazione alla Madonna cresca nei vostri cuori e si traduca in opere, e voi vi impegniate a dare l'allarme quando non si compie questo impegno.