Per vivire cristianamente [1909]


Del fine e dei mezzi

Studia molto per conoscere ciò che Dio vuole da te e realizzalo senza indugio.

Se la tua volontà ha così poca forza da non saper fare ciò che vuole, vivrai in balia dei capricci e delle passioni.

La perfezione

La perfezione non consiste nell’essere sempre e in ogni circostanza allo stesso modo, ma nell’essere, in ogni caso, come la ragione, ordinata e retta dalla legge divina, chiede che siamo.

Se vuoi conoscere a che punto sei in quanto a perfezione, guarda bene Gesù Cristo e poi confronta.

Impara a stimare le cose nel loro giusto valore. Se non le usi bene, temi Dio che le ha messe sulla tua strada per condurti a lui.

Il nostro lavoro per raggiungere la perfezione

Metti al servizio di Dio le tue passioni, il tuo carattere, il tuo modo di essere e tutte le tue cose. In tal modo sarai santo.

Lascia che gli altri siano come sono, tu sii come Dio vuole che tu sia. Il tuo impegno non sta nello spogliarti del tuo essere né di acquisirne uno nuovo, ma nel perfezionare tutto il tuo essere.

Testimonianza della fede e rispetto umano

Quando è necessario, confessa con cristiana libertà la fede che professi.

Non fare, per vanteria, ostentazione della tua religiosità: agli occhi di Dio è superbia, a quelli degli uomini ridicolaggine.

Rifiuta le opinioni dichiaratamente erronee, ma non dissentire né ostinarti quando non c’è necessità.

Giuda, per consegnare Cristo, ha ricevuto del denaro; colui che tradisce Dio per rispetto umano non riceve neppure questo.

Per quanto dipende da te, cerca di mostrare la virtù così com’è e di allontanare i pregiudizi verso di essa, nati dall’idea errata che si ha della virtù.

Pratiche di pietà

Sii tanto costante nel servire Dio quanto lui nel dispensarti grazie.

La vera devozione consiste nella prontezza della volontà per ciò che riguarda il servizio di Dio.

Preghiera e meditazione

Nella preghiera abbiamo la medicina contro i nostri mali.

La vita cristiana senza meditazione è vita militare senza armi.

Se con i molti e tanto frequenti buoni propositi tu pecchi ancora molto, che succederebbe se tu non ti proponessi nulla?

Per piccolo che sia, vale più un proposito concreto adempiuto, che molti propositi generali ed eroici non mantenuti.

La meditazione sulla passione di Gesù Cristo prepara l’animo a soffrire bene. Hai molto bisogno di ciò, poiché le sofferenze abbondano nella vita dell’uomo.

Eucaristia e visita al Santissimo

Non avrai vita spirituale senza l’eucaristia.

Vivi in modo che, ogni giorno, tu possa ricevere il Signore.

Prima di prendere una decisione su un problema importante, fai una visita a Gesù Cristo che è un consigliere infallibile.

Sacramento della riconciliazione

Confessa umilmente e con frequenza le tue colpe.

Non finire la giornata senza esserti chiesto conto dell’uso che hai fatto della tua vita durante la giornata, senza esserti pentito degli sbagli commessi, senza averne individuato le cause e senza aver proposto i rimedi idonei per evitarli in futuro.

Direzione spirituale

Non essere guida a te stesso, se non vuoi sbagliare. Conserva e metti in pratica i consigli dell’uomo saggio.

Scrupoli

La santa libertà di spirito fa correre sulle strade del Signore.

Devozione a Maria e ai santi

Confida nella protezione della Madre di Dio e chiedila con insistenza e umiltà.

Il santo Rosario, ben recitato, è un eccellente esercizio di orazione mentale e vocale.

Nella vita dei santi, ammira tutto e imita ciò che puoi.

Lettura spirituale

Leggi il santo Vangelo con venerazione e amore: imparerai lo spirito di Cristo.

Temi Dio e agisci sempre alla sua presenza. Vivere alla presenza di Dio è vivere in continua preghiera.

Mortificazione

Senza croce non avrai la chiave per aprire la porta del cielo.

Non lagnarti di ciò che soffri: Dio, che ti invia le sofferenze, è un padre molto amorevole e un medico molto saggio.

Soffri per Dio e sii certo della ricompensa. Soffri in silenzio e nessuno potrà toglierti il merito.

Ci sono imprese che non si possono intraprendere senza una speciale chiamata di Dio. Se il Signore lo vuole ti darà la grazia e le forze necessarie.

Contro l’amor proprio devi lottare dalla nascita alla morte.

La santa croce sia la tua difesa. Un’immagine di Gesù crocifisso è la più eccellente compagnia che puoi avere; non c’è libro che insegni tanto né amico che ti dia tanto, quanto un crocifisso.

Ritiro mensile e Esercizi spirituali

Non celebrerai mai bene le grandi feste religiose se, in quei giorni, ti limiti ad una vita spirituale ordinaria e abitudinaria.

Mezzi generali

Il primo passo verso la santità sta nel compiere bene i nostri doveri.

Ama il lavoro e accettalo come legge imposta dal Creatore.

La semplicità dà molto valore perfino alle azioni più insignificanti.

Non cercare di apparire quello che non sei né di occultare, con artificio, le tue virtù e non manifestare, senza discrezione, le tue debolezze.

Opere quotidiane

Chi pone la sua gioia nel mangiare e nel bere dimostra di dar più valore alle cose materiali che a quelle dello spirito.

Silenzio e conversazioni

Approfitta di tutto il tempo che puoi per vivere con te stesso.

È molto più facile tacere che parlare bene. Quando senti mormorare e non puoi impedirlo, taci e mostrati contrariato.

Non tralasciare di parlare quando lo richiedono la gloria di Dio o il bene del prossimo.

Di te stesso non parlare senza grande necessità.

Tristezza e gioia

Non ti scomporre mai, dandoti alla smodata allegria e non renderti arcigno con una serietà e tristezza fuori posto. Ridere quando non è opportuno è segno di poco senno.

Verso i genitori, i maestri, gli anziani e i bambini

Sii orgoglioso nel manifestare l’ammirazione che nutri per i tuoi genitori.

Sii riconoscente e rispettoso verso i tuoi maestri.

Chi non ama i bambini ha il cuore indurito.

Non mettere in evidenza la tua autorità.

Verso i poveri

Nessuno, meglio dei poveri, rappresenta Gesù Cristo.

Taglia le tue spese superflue e potrai soccorrere comodamente molte necessità.

Preferisci sempre soccorrere le necessità nascoste.

Non essere prodigo né taccagno.

Tutte le volte che puoi, fa’ a meno degli intermediari nel soccorrere il povero.

Verso il prossimo

Sii sincero con gli altri, ma non imprudente.

Non volere ricevere i segreti degli altri; ma se te li confidano, conservali come deposito sacro.

Tratta tutti con rispetto.

Se sapremo rispettarci, anche gli altri ci rispetteranno.

La riconoscenza attira nuovi favori.

Giudizi

Non è sano chi, guardando gli altri, crede sempre di vederli ammalati.

Per quanto ti è possibile, pensa bene di tutti.

Non giudicare dalle impressioni.

Non esigere dagli altri ciò che tu non sei in grado di praticare.

Non dare facilmente credito a chiunque.

Parla sempre bene degli assenti. Non lamentarti degli altri, se non sono presenti.

Prima di formulare un giudizio ricorda che, per ciò che dici ora, dovrai essere giudicato nell’ora del giudizio.

Carità verso Dio e verso il prossimo

Vedi negli altri l’immagine di Gesù; così amerai anche i nemici.

Non permettere mai che l’odio entri nel tuo cuore. Perdona generosamente e non vanagloriarti.

Non far diventare gli altri vittime delle disgrazie, dei fastidi e dei dispiaceri che ti affliggono.

Allontana l’invidia come la più terribile passione. Non lesinare gli applausi quando sono meritati.

Abbi una speciale cura nel rendere giustizia ai meriti delle persone dalle quali sei ritenuto nemico.

Non venir meno alla verità per nessun motivo né in nessun modo: tutti i modi di mentire, anche i più delicati ed ingegnosi, sono sempre ignobili.

Superbia, vanità e umiltà

La superbia è il più abominevole di tutti i vizi e l’origine di essi.

L’umiltà non consiste nel giudicarci come sappiamo di non essere; questo non è essere umile, ma bugiardo.

Purifica molto la tua intenzione, non fare un solo passo per vanità.

Quando ti lodano o ti esaltano, non insistere nel contraddire per dare occasione a nuove lodi.

Non ingannare te stesso nella convinzione che è conveniente e amabile ciò che in realtà è riprovevole e sconveniente.

Mitezza, ira e pazienza

La mitezza sia il tuo distintivo.

Non può chiamarsi cristiano chi non cerca di acquisire la virtù della mitezza.

Con la dolcezza e la mitezza si conserva l’autorità e si corregge, meglio che con qualsiasi altro mezzo.

Non lasciarti dominare dall’ira.

Vuoi acquistare la pazienza? Fai queste due riflessioni: uno, Dio mi premierà; due, in questa vita i mali sono inevitabili.

Il più grande esercizio di pazienza sta nel sopportare noi stessi.

Vi sono molte persone, disgraziatamente, che sembrano zelanti e, invece, sono iraconde: si alterano e perdono il controllo per le cose di Dio. Ma non è per Dio: è per la passione, dalla quale sono dominati. Non essere di questi.

Giustizia, prudenza, fortezza e temperanza

Per mancanza di prudenza molti gesti, apparentemente virtuosi, cessano di essere virtù.

Per decidere con giustizia non lasciarti guidare dalle simpatie.

La pratica della virtù è difficile: di fronte ai grandi mali siamo timidi e codardi, non facciamo niente; per essere santi, occorre essere forti.

La mancanza di temperanza rende l’uomo brutale e non idoneo a tutto ciò che è buono.