ASCOLTA IL GRIDO DELLA CITTÀ

ASCOLTA CON IL CUORE


Ci chiede papa Francesco quest’anno.

C’è un uomo che, circa cento anni fa, ha saputo ascoltare il grido di una parte della sua città totalmente emarginata dall’altra. A Guadix in Andalusia c’era la “città bene” e la città delle grotte dove vivevano gli zingari, malvisti da tutti.

Pedro Poveda, giovanissimo sacerdote, collaboratore del Vescovo, osa uscire dall’Episcopio, avvicinarsi a quel luogo di degrado e cominciare a dialogare con la gente.

Un giorno mentre tornava dalle grotte, vede un bambino in lacrime e chiede Perché piangi? Perché ho fame. Scatta allora l’inizio dell’avventura di un’impresa, durata per anni e allargata alla collaborazione di tanti generosi, per dare pane ai bimbi più affamati, ma anche vestiti, scarpe, scuola, chiesa a tutte le famiglie... Mise in moto tante energie perché gli stessi abitanti delle grotte imparassero a confezionare indumenti, coltivare giardini, costruire case e scuole.

Si dava cultura e dignità. Molti anni dopo un anziano che aveva beneficiato di tale opera così si esprimeva: Padre Poveda ha fatto di me una persona.

In anni successivi, Pedro Poveda allargò lo sguardo a tutta la “città” della Spagna e dell’Europa e seppe ascoltare il grido di una società che chiedeva sana educazione, alfabetizzazione e solida cultura. Si adoperò per aprire Accademie e formare maestri e maestre. Seppe audacemente lanciare a gli studi e alle carriere universitarie le prime donne del Novecento per secoli recluse nei ruoli delle vicende domestiche, donne che consegui va no incarichi accademici, professionali e politici alla pari degli uomini, ma con “genio femminile”, ricco di umanità.

Tale impulso continua ancora oggi in molti paesi di quattro continenti, attraverso molti seguaci riuntiti in associazioni con gli stessi ideali per contribuire allo sviluppo umano e sociale di molti Paesi.

Ben a ragione L’UNESCO l’aveva definito “Umanista e Pedagogo” nel 1974 e Giovanni Paolo II l’ha proclamato SANTO nel 2003.

Per questo conoscerlo ci sembra che può stimolarci a fare qualcosa per la nostra città oggi.



Roma 2019