Una preghiera, una festa e un viaggio in Spagna: il MIT Giovani di Roma celebra il suo decennale

MIT Giovani di Roma celebra il suo decennale

 

Dieci anni fa, nel 2006, "nasceva" il gruppo MIT Giovani di Roma, più o meno nella sua attuale formazione, a parte alcune variazioni fisiologiche, dovute a trasferimenti per motivi di studio o altre ragioni, e ad "inserimenti" successivi...

Un piccolo gruppo (otto ragazzi, nella "formazione" attuale, di età compresa tra i 27 e i 22 anni), alcuni dei quali l'anno precedente quel "fatidico" 2006 avevano partecipato - tra i più "piccoli" - alla GMG di Colonia, aggregati a quello che era in quegli anni il numeroso, gioioso, trascinante, entusiasta MIT Giovani "nazionale", formato principalmente da ragazzi e ragazze provenienti dalla Sicilia e dalla Calabria... Quei ragazzi, con il loro impegno, la loro volontà di porsi domande serie sul senso della loro vita e sul loro futuro, uniti alla gioia, ad un modo di vivere la fede aperto, vivace, ottimista, conquistarono gli adolescenti romani, che vollero farsi parte attiva di quell'esperienza, continuata anche grazie ai nuovi modi di comunicazione, ma soprattutto grazie agli incontri estivi ed alle "Pasque" celebrate comunitariamente ed offerte a tutti i membri dell'Istituzione Teresiana "adulti" (AP e ACIT), ed agli amici e simpatizzanti.

 10 anni...Dieci anni dopo, quel piccolo gruppo di ragazzi ormai quasi adulti è ancora lì, desideroso di continuare quell'esperienza di amicizia e di condivisione, e che ha visto nascere anche qualche coppia...

alcune foto che raccontavano la storia di questi dieci anniPer celebrare la ricorrenza, hanno deciso di organizzare un viaggio in Spagna, a Guadix, alla ricerca delle origini del carisma dell'Istituzione Teresiana, nella città dove un giovane Pedro Poveda - prima ancora di concepire il progetto dell'Opera - divenne sacerdote ed iniziò il suo apostolato tra gli abitanti delle "Grotte" (las Cuevas), comprendendo fin da allora l'importanza fondamentale della promozione umana e cristiana attraverso l'educazione e la cultura.

un momento di preghiera Il viaggio dei ragazzi si svolgerà quasi in concomitanza delle cosiddette "feste sacerdotali" del Fondatore dell'Istituzione (ordinato sacerdote il 17 aprile del 1897, celebrò la prima messa il 21 aprile). Per autofinanziarsi, lo scorso 6 marzo (domenica) hanno organizzato un momento di preghiera e di festa, presso la sede dell'I.T. in Via Cornelio Celso a Roma, al quale hanno convocato membri dell'Istituzione e amici, chiedendo loro un aiuto economico per sostenere le spese del viaggio in Spagna, in cambio di una cena da loro preparata e... di tanta gioiosa e coinvolgente musica. Il tutto preceduto da un momento di preghiera da loro condotto (una volta al mese tutta la comunità romana dell'I.T. si riunisce per pregare insieme, e questa volta i giovani hanno voluto guidarlo in prima persona), basato sulla lettura di Esodo 3 (l'episodio in cui il Signore appare a Mosé attraverso la fiamma del roveto che non si consuma) e di un brano degli scritti di San Pedro Poveda, nel quale il Fondatore dell'Istituzione Teresiana riflette, ad alcuni anni di distanza, sulla sua esperienza di Guadix. Mettendo a confronto i due scritti, i ragazzi del MIT hanno proposto ai partecipanti una riflessione sul tema della "vocazione", della "chiamata" da parte del Signore; è stata anche proposta una efficace dinamica: davanti all'altare della cappella dove tutti erano riuniti in preghiera era stato posto un finto "roveto", e ai presenti è stato distribuito un cartoncino in forma di fiammella, sul quale ciascuno doveva scrivere CHI E' per lui/lei il Signore, e A COSA sente di essere chiamato...

una gustosa cena Dopo la preghiera, tutti si sono trasferiti dalla cappella alla sala multimediale della sede, dove i giovani hanno offerto ai partecipanti una gustosa cena con piatti preparati da loro stessi (dolci compresi!), e un intrattenimento musicale a cura di alcuni di loro, che già da diversi anni hanno fondato una "band" rock-folk (gli "Anonimi") che si è già esibita in eventi e locali della città e della regione. Nel frattempo, sulle pareti della sala e su uno schermo posizionato sul fondo, si potevano ammirare alcune foto che raccontavano la storia di questi dieci anni, e dei tanti momenti di gioia, di riflessione, di preghiera, di condivisione ecc., vissuti all'interno del gruppo e con gli amici siciliani e calabresi.

gli AnonimiLA GIOIA, appunto... la serata non poteva che concludersi con un canto (con questo titolo), che ha accompagnato in questi anni ogni momento "forte" vissuto insieme, e soprattutto gli "addii", quando gli eventi - la celebrazione della Pasqua, la convivenza estiva ecc. - volgevano al termine, ed era arrivato il momento dei saluti e del ritorno alle proprie case: momenti di commozione, di affetto, di espressione forte della voglia di stare insieme... Gli anni sono passati, gli adolescenti di allora sono giovani, che si affacciano ormai al mondo del lavoro e agli eventi decisivi della vita; ma quella gioia, e quella voglia d viverla insieme, sono sempre là...

 

r.j.