"Uno stile di famiglia nella spiritualità di San Pedro Poveda": le ex-allieve di Palermo riprendono le attività

 

Ex-alieve di Palermo ottobre 2014Anche quest'anno, nella terza domenica di Ottobre (il 19), l'Associazione ex-allieve/i dell'Istituzione Teresiana si è riunita a Palermo, presso la Sala da studio “G. Toniolo”  per dare inizio al programma 2014-2015 - con il consueto "titolo": Una giornata insieme - e riflettere sul tema proposto per il secondo appuntamento  annuale:

"Uno stile di famiglia nella spiritualità di San Pedro Poveda"

 

 Per l'occasione, l'Associazione ha  invitato Daniela Corinaldesi, membro dell'Istituzione Teresiana .

 

E' stato un incontro davvero “formativo" al quale hanno partecipato  soci, amici e simpatizzanti dell'Associazione, molti dei quali provenienti da altre province siciliane.

 

Nella sua introduzione la Presidente, Emery Viviano, ha salutato i presenti e ha descritto brevemente  le attività dell’Associazione relative a quest'anno, soffermandosi, infine, sulla borsa di studio donata ad una studentessa immigrata che, grazie anche al contributo e al sostegno dell'Associazione, sta proseguendo gli studi.

 

Successivamente  è intervenuta  Alessandra Vetro, vicepresidente dell’Associazione, che ha introdotto il tema, raccontando la sua emozionante esperienza estiva vissuta con la sua famiglia ad Assisi - esperienza  proposta dall’Istituzione Teresiana  - che li ha arricchiti ulteriormente non solo  per il tema trattato, ma  grazie anche alle tante testimonianze  ricevute.

Poi è stata data la parola alla relatrice  che ha espresso la sua gioia per essere presente all'incontro e poter conoscere da vicino la realtà associativa delle "ex-allive" siciliane; nella sua esposizione, attraverso la presentazione di un power-point, ci  ha offerto numerosi spunti per la riflessione, ci ha fatti entrare nell'ottica della spiritualità di San Pedro Poveda  per comprendere maggiormente lo stile di vita della famiglia Teresiana. Si, perché San Pedro Poveda non parla mai di famiglia "tradizionale", ma della sua famiglia: l'Istituzione Teresiana.  Egli stesso ci insegna un segreto, quello di mettere Dio al centro della nostra vita, delle nostre famiglie e principalmente “mettere Dio nel cuore”. E' singolare lo schema a cerchi proposto da Daniela Corinaldesi che sintetizza la concezione antropologica di San Pedro, in cui l'uomo è costituito da tre componenti:  Mente, Cuore, Braccio. Dio è al centro di tutti e tre, ed è  presente allo stesso modo, sia nella nostra mente (l'intelligenza)  che nei nostri cuori (l'amore) e  anche nelle nostre braccia (le azioni). Solo se mettiamo Dio nel cuore possiamo andare avanti e costruire un futuro migliore per i nostri figli.

 

La relatrice ha fatto riferimento anche al progresso: San Pedro Poveda stesso crede nel progresso e al rapporto tra  fede e  scienza; dobbiamo imparare da lui, a credere in Dio, ad amare e a sperare.

 

Di certo come è stato detto anche negli interventi finali, oggi viviamo in un mondo pervaso dalla tecnologia che spesso sostituisce l'uomo e lo rende schiavo del progresso.

 

Anche i bambini  spesso si chiudono nel loro mondo estraniandosi dal contesto familiare perché nelle loro famiglie non respirano più l'amore e non lo sperimentano nemmeno nella società. I riferimenti alla società del tempo, presenti  più volte nelle riflessioni del Padre Poveda,  sono così vivi e attuali che rispondono agli interrogativi del presente.

 

Sicuramente all'interno della famiglia un ruolo fondamentale è quello della donna, che si occupa in modo speciale dell'educazione e della crescita dei figli. Secondo San Pedro è importante formarla, sia intellettualmente che spiritualmente, in modo da portare avanti il suo compito nella società. Questi, in sintesi sono i concetti chiave che Daniela Corinaldesi, con la sua pacatezza e chiarezza, ha esposto durante la sua presentazione.

 

Molte le domande sul futuro delle famiglie e dei giovani, alle quali lei stessa risponde con  esempi tratti dalla vita quotidiana e con qualche espressione di San Pedro Poveda.

 

Uno degli interventi più significativi a sostegno di molti genitori presenti è stato quello che invitava a non avere paura, perché i nostri ragazzi sono cresciuti nelle nostre famiglie ed è questo un motivo per capirli di più e accompagnarli nelle loro scelte.

 

Dopo i saluti finali, molti dei presenti  si sono ritrovati a pranzo per un momento di convivialità.

 

 

Veronica Agostino